Si è spenta una stella . Ma la sua luce , per noi e per tutti gli amanti del baseball , rimarrà intonsa lassù a perenne ricordo della sua splendida esistenza .
Carlos Guzman , Cabrito , ha rappresentato a Ronchi più che un giocatore , un personaggio iconoclastico , un mito , un esempio.
Ci racconta Roberto Cecotti ( Chico , storico e uno dei migliori seconda base dei Black Panthers e non solo ) il suo primo incontro o meglio …scontro con lui. Correva l’anno 1970 e Roberto giocava con la nazionale italiana i mondiali in Colombia . Ebbene nella partita contro il Guatemala ci fu un arrivo piuttosto stretto in seconda di Carlos cui seguì un certo alterco tra i due , sulla correttezza dell’azione e dell’eventuale eliminazione . La cosa sul campo finì lì , ma successivamente i due ebbero occasione di rivedersi al di fuori e intraprendere una proficua chiacchierata . Cecotti, che intuì la valenza del giocatore guatelmateco , gli propose di venire a giocare in Italia , cosa che a Carlos non dispiacque affatto e dopo l’accordo con la società ronchese sbarcò in Italia per il campionato 1971.
Fino allora il baseball , specialmente a Ronchi , parlava pressochè esclusivamente americano . I vari Orr , Raposa , Bill Fite , Beverly avevano costituto l’ossatura straniera per i Black Panthers . Guzman fu un’assoluta novità : il mondo del baseball latino si affacciava sui nostri diamanti . Con tutte le sue sfumature fatte di astuzie , fantasia e genalità , oltre ad un’ottima dote di potenza e di classe , Carlos portò una ventata rivoluzionaria.
Nei tre anni trascorsi a Ronchi Carlos seppe essere d’esempio per una schiera di giovani e coiaudivò positivamente i tecnici locali , trasmettendo le sue conoscienze .
Umanamente fu subito adottato dalla tifoseria e dalla popolazione , divenendo in breve un “bisiaco “ doc . A tal punto che sposò una giovane locale , la signora Laura . Anche quando approdò ad altri team , più importanti capaci di dargli soddisfazioni che meritava , non si dimenticò mai di Ronchi e dei compagni ed amici .
Ora riposa serenamente Cabrito e da lassù abbi uno sguardo benevolo per la tua vecchia società che ti ha accolto.